…dove il Kieditore Fausto Romano racconta quello che è accaduto, che sta accadendo e che accadrà…

Dovevano essere 10
C’era il sole ieri durante la biciclettata con Liberto. Abbiamo pedalato per 16 km. Dovevano essere 10 ma l’allegria ce ne ha fatti fare degli altri tra i campi che profumavano di vita.
Ci siamo fermati al “Parco della Poesia” di Sogliano e lì abbiamo parlato del libro. Poi Lilli ci ha guidato in un momento di meditazione, Maurizio (che fa il parrucchiere) ha improvvisato un’acconciatura a una ragazza, Pino ci parlava di bici stando su una gamba sola. E poi c’era un cane bellissimo, Oliver, che era proprio felice. E pure noi.
Lunedì, 7 aprile 2025
Sei venuto in bici!
Oggi c’è stato il sole e volevo andare in bici. Ma dovevo anche consegnare dei Liberto ad una libreria indipendente. Ho unito le due cose. Antonella, la libraia, si è messa a ridere vedendomi arrivare in sella alla mia gravel. La sua bellissima libreria si chiama “My Library” ed è ad Aradeo che conta 7.000 abitanti. “Ero a Padova, mi mancava il Salento e ho deciso di tornare insieme ai miei figli e mio marito… e ho aperto questa libreria. Sono felice”.
Le ho chiesto di consigliarmi un libro. Ne ha tanti belli, scelti con amore. Siamo stati a scambiarci consigli di letture per più di mezz’ora. Poi ne ho comprato uno. Che bell’incontro! pensavo pedalando tutto contento con la primavera intorno.
Martedì, 1 aprile 2025
Il cielo più grande
Cose belle successe alla presentazione di Liberto ieri sera a Maglie presso la libreria Cartoffice: due ragazzini hanno riprodotto su due foglietti l’illustrazione della copertina di Liberto e me l’hanno donata orgogliosi; la loro mamma, parlando del periodo del Covid, ha detto: mi affacciavo dal terrazzo e guardavo il cielo ed era più grande.
Sabato, 29 marzo 2025
Cento Liberto
Ieri sera mi telefona Stefano che è a San Francisco e mi chiede: Ma, nella prima settimana di Liberto, quanti libri abbiamo venduto? Io controllo, faccio i conti, vedo gli ordini sul sito, il venduto delle librerie e: Abbiamo fatto cento! Cioè? Cento libri. Bonu! mi dice lui in californiano. E allora chiamo Francesco Cuna e glielo dico pure a lui. Uei, abbiamo venduto cento Liberto in una settimana. Alla grande! fa lui. E poi non so più chi chiamare. Dovrei dirlo all’autore, ma sono io l’autore. E allora vado in bagno, mi guardo allo specchio e mi dico senza troppo entusiasmo: bene, continuiamo così.
Mercoledì, 26 marzo 2025
Energade
A Benevento si mangia. Sempre. O forse sono io che ho mangiato sempre e bene insieme ad amiche e amici che non vedevo da tempo. Ho parlato con tanta gente. In un paesino una signora di novantaquattro anni mi ha aperto la sua casa e mi ha raccontato quadri della vita sua. Poi mi ha messo in mano dei biscotti e una bottiglietta di Energade.
La presentazione di Liberto al Funambolo è stata una carezza e torno a casa colmo di gratitudine.
Lunedì, 24 marzo 2025
Tagliatelle a Benevento
Sono in treno. Sto andando a Benevento con Liberto. Arriverò per pranzo. Il papà di Mariana – la mia amica infermiera che vive a Londra e che ha voluto tanto questa presentazione di domani – cucina le tagliatelle che ha fatto lui. Proprio lui. E io son felice che questo signore abbia preparato delle tagliatelle pensando a me. Cucinare per qualcuno è un grande atto d’amore. Spero che sua moglie non sia gelosa.
Io sto portando dei pasticciotti. Però non li ho fatti io.
Sabato, 22 marzo 2025
Primavera. E siamo vivi
Oggi è primavera. E Liberto nasce proprio il primo giorno di una primavera. Per questo sono felice. Perché oggi siamo vivi. Però sono anche triste perché tanta gente sta morendo a causa di morti che non sanno vivere.
Venerdì, 21 marzo 2025
Insegna verde e gialla
Ieri sera abbiamo fatto la seconda presentazione di Liberto nella mia seconda casa, la libreria Viva Athena di Galatina.
Quando faccio le cose nella mia città sono sempre più agitato di quando le faccio a Pordenone o a Oslo. Non che io sia un frequentatore delle città appena nominate, ma… avete capito.
Però è stato bello. Quella libreria è un mio sinonimo di felicità. Solo vedere da lontano l’insegna verde e gialla… io mi sento bene.
Con me c’era la mia ex professoressa d’italiano delle superiori: Tony Tundo. Ieri sera mi ha detto: io a scuola ti avevo già capito. Io e lei siamo l’esempio vivente di quando la scuola funziona. Ma non funziona perché qualcuno la fa funzionare ma perché un docente e un alunno si capiscono.
Abbiamo venduto 23 libri. Mi piace il numero 23.
Giovedì 20 marzo 2025
Figli cartacei
Oggi è la festa del papà. Io non ho figli carnali ma figli cartacei. Liberto è il primo della Ki. Sarà una famiglia numerosa. Me lo sento.
Martedì, 19 marzo 2025
Al supermercato
Stavo facendo la fila al supermercato quando un signore con un cappello di lana mi ha chiesto: E cosa pubblicate?! Il tono era quello di uno che sta parlando da mezz’ora ed è stanco e affamato.
Gli ho risposto che il motto di Ki Stories è “una buona storia da raccontare”. Cerchiamo questo, storie buone che ci facciano evolvere come umanità.
Lui ha messo la sua merce sul nastro e mi ha detto grazie. Grazie a lei, ho risposto, poi ho pagato e me ne sono uscito. Avevo dimenticato il burro.
Martedì, 18 marzo 2025
Festa
Mica è facile parlare di ieri sera.
Più di 200 persone che s’incontrano in un museo a festeggiare la nascita di una nuova casa editrice e di un nuovo libro, che ballano ai ritmi ancestrali di un gruppo di musicisti italo-brasiliani, che sorridono, che si abbracciano… e gli sguardi dei bambini che stringono Liberto come un nuovo amico.
È stata davvero una grande festa come noi di Ki l’abbiamo immaginata e voluta.
Una signora col rossetto viola alla fine mi ha detto: Io di solito alle presentazioni dei libri non vedo l’ora di andarmene… stasera mi sta dispiacendo tornare a casa. Può restare a dormire nel museo. Magari, ha risposto, e se n’è andata ridendo.
Grazie, grazie a voi tutti che ci avete inondato col vostro affetto augurandoci un lungo e prosperoso viaggio nel mare della conoscenza attraverso l’Arte.
Lunedì, 17 marzo 2025